L’oculistica è la branca della medicina che si occupa dello studio, della diagnosi e del trattamento delle malattie e dei disturbi legati agli occhi e alla vista.
Durante una visita oculistica, l’oculista esamina la salute generale degli occhi e valuta la funzione visiva. Questo può includere la misurazione dell’acuità visiva, il controllo della pressione intraoculare, l’esame del fondo dell’occhio e la valutazione della capacità di focalizzare oggetti da vicino e da lontano, inoltre, possono essere effettuati test specifici per diagnosticare eventuali patologie oculari o problemi di vista. La frequenza e la completezza degli esami possono variare in base all’età e alle condizioni di salute individuali.
L’esame del fondo oculare è una parte importante di una visita oculistica. Durante questo esame, l’oculista utilizza uno strumento chiamato oftalmoscopio per osservare il fondo dell’occhio. Quest’ultimo include la retina, il nervo ottico e i vasi sanguigni.
L’esame del fondo oculare permette di identificare eventuali anomalie o patologie come la retinopatia, il glaucoma, le malattie della retina o altri problemi oculari. È un metodo cruciale per valutare la salute degli occhi e diagnosticare precocemente condizioni che potrebbero compromettere la vista.
La tonometria è un test utilizzato per misurare la pressione intraoculare, cioè la pressione all’interno dell’occhio. La pressione intraoculare è un fattore importante da monitorare poiché variazioni eccessive possono essere indicative di condizioni come il glaucoma, una malattia degli occhi che può portare a danni al nervo ottico e alla perdita della vista.
Ci sono diverse tecniche di tonometria, ma una delle più comuni coinvolge l’uso di uno strumento chiamato tonometro per misurare la resistenza dell’occhio a una piccola quantità di pressione. La procedura è indolore e può essere eseguita durante una visita oculistica di routine.
Il test di disfunzione lacrimale, noto anche come test di lacrimazione o test di Schirmer, è un esame utilizzato per valutare la produzione e la qualità delle lacrime negli occhi. Questo test è spesso eseguito per diagnosticare il disturbo noto come sindrome dell’occhio secco.
Durante il test di Schirmer, viene inserita una striscia di carta assorbente sotto la palpebra inferiore per misurare la quantità di lacrime prodotte durante un determinato periodo di tempo, tipicamente cinque minuti. Questo può aiutare a determinare se la produzione di lacrime è sufficiente per mantenere gli occhi ben lubrificati o se c’è una disfunzione lacrimale che potrebbe causare secchezza oculare.
Il lavaggio delle vie lacrimali, noto anche come irrigazione lacrimale, è un procedimento medico utilizzato per rimuovere eventuali occlusioni o ostruzioni nelle vie lacrimali che possono causare problemi di drenaggio delle lacrime. Questa procedura può essere eseguita per trattare condizioni come l’ostruzione del dotto lacrimale.
Durante il lavaggio delle vie lacrimali, viene introdotto un liquido salino attraverso il sistema di drenaggio lacrimale per rimuovere ostacoli o detriti. Ciò può essere fatto in modo ambulatoriale e spesso aiuta a migliorare il flusso normale delle lacrime, alleviando sintomi come arrossamento degli occhi, lacrimazione e sensazione di secchezza.
Le iniezioni intravitreali sono procedure mediche in cui viene somministrato un farmaco direttamente all’interno della cavità vitreale dell’occhio. La cavità vitreale è lo spazio all’interno dell’occhio riempito di gel trasparente chiamato “umor vitreo”. Questa tecnica è spesso utilizzata per trattare disturbi oculari come la degenerazione maculare legata all’età (amd), la retinopatia diabetica e l’edema maculare.
Durante l’iniezione intravitreale, il medico introduce il farmaco attraverso la sclera, la parte bianca dell’occhio, con un ago sottile. questa procedura mira a consegnare il farmaco direttamente al sito di azione all’interno dell’occhio, fornendo una concentrazione più elevata e spesso più efficace rispetto ad altre vie di somministrazione. Le iniezioni intravitreali sono generalmente eseguite in ambiente ambulatoriale sotto anestesia locale.